Il “potere di veto” attribuito all’Ente locale dalla legge regionale della Provincia di Trento in materia di autorizzazioni per la realizzazione di impianti mini-idro crea “sotto il profilo concorrenziale un’ingiustificata disparità di trattamento relativamente ai requisiti richiesti in tale area geografica per lo svolgimento della medesima attività economica rispetto al resto del Paese”.